Nel nostro articolo faremo un viaggio all'interno delle aste immobiliari, osservando include funzionano e cercando di capire sulla
base della legislazione in merito quali sono le soluzioni che si possono trovare per evitare di vedersi togliere l'immobile.
1. Cosa sono le aste immobiliari Quando parliamo di aste immobiliari, è ovvio che ci riferiamo ad una procedura legale ben precisa,
ovvero quella che si presenta come una gara pubblica al rialzo aperta a tutti, dalla quale si ricava il denaro che i creditori
intendono recuperare. L'unico che non può partecipare all'asta è il debitore. Le aste immobiliari possono essere di due diverse
tipologie, una è la vendita con incanto, e l'altra è la vendita senza incanto. La tipologia di asta pubblica con incanto viene
utilizzata solamente in casi particolati, ovvero laddove il giudice ritiene che questa formula possa dare come risultato finale un
importo di acquisto superiore della metà del valore del bene.
vari articoli del c.p.c. in merito alle aste immobiliari, cambiamenti che sono sempre stati fatto con l'obiettivi di migliorare,
ma soprattutto velocizzare, le procedure che in passato erano molto lunghe e spesso complesse. Le modifiche più significative si
sono avute sotto il Governo Renzi, che per dare un grande impulso alla riforma si è mosso su due strade varied.
La prima è quella dell'introduzione del cosiddetto "patto marciano", in pratica la possibilità di pattuire in caso di un
inadempimento verso il creditore, il trasferimento del bene.

criteri di aggiudicazione dei beni, e soprattutto una significativa riduzione dei termini stabiliti riguardo a tutto quello che
concerne il compimento degli adempimenti procedurali.
2. Ciascun creditore, in questo caso anche quello che è
Dal momento in cui tutto è in regola, può avere luogo l'espropriazione, la quale avviene in modo molto semplice: l'ufficiale
giudiziario fa un'ingiunzione al debitore, con la quale lo obbliga ad astenersi dal portare through dall'immobile in questione
qualsiasi bene sia stato posto a garanzia del credito. Una volta che sono passati dieci giorni dalla notifica dell'atto di
pignoramento, il creditore ha la possibilità di presentare un'istanza di vendita.
2.1 Novità recenti che riguardano le fasi iniziali della procedura· Introduzione dell'avvertimento al debitore: in praticaal con
questo punto si va a chiarire un aspetto fino a questo momento piuttosto complesso, e spesso sottoposto a vizi di forma che
ostacolavano la regolare procedura di esproprio dell'immobile. Con l'introduzione di questa modifica il creditore, una volta che
ha avvisato preventivamente e nel modo corretto il debitore, potrà procedere con la fase successiva, ovvero quella dell'esecuzione
forzata, senza che debba attendere l'esito di tutte le procedure in atto come accadeva in precedenza.
· Opposizione inammissibile: altro punto introdotto per semplificare la procedura è quello legato al discorso dell'opposizione,
che prima poteva essere fatta in diverse situazioni che finivano spesso per essere thoughtful dubbie. Più che altro qui ci si
riferisce alle tempistiche dell'opposizione, in quanto questo punto introdotto in tempi recenti, spiega che il creditore debba
avvisare il debitore che l'opposizione è inammissibile nel caso venga proposta dopo che la vendita o l'assegnazione è già stata
disposta. L'introduzione di questa norma all'interno dell'articolo è stata decisa per limitare il più possibile la presentazione
di opposizioni, più che altro quelle che sebbene si sappia each certo che non possono avere esito positivo, vengono comunque
presentate con il solo scopo di intralciare e ritardare la procedura di esproprio.
· Infatti, sono stati dimezzati i termini temporali entro i quali il creditore deve presentare il ricorso per l'istanza di
vendita, passando da novanta a quarantacinque giorni. Nel caso il creditore non faccia tale ricorso entro I tempi sopracitati, si
parla di inefficacia del pignoramento, ovvero egli non potrà più procedere all'esproprio dell'immobile.
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